ATENEO VENETO - TERRITORI TRA DIVERSITA' E OMOLOGAZIONE.
ATENEO VENETO – TERRITORI TRA DIVERSITA’ E OMOLOGAZIONE.
14/03/2022
L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Venezia ha partecipato al secondo incontro del terzo ciclo di seminari sull’architettura dei trasporti “Territori tra diversità e omologazione“ organizzato dalla Dott.ssa Laura Facchinelli (direttrice responsabile della rivista “Trasporti & Cultura. Rivista di architettura delle infrastrutture nel paesaggio” e dal Dott. Giovanni Giacomello ricercatore del Dipartimento Ingegneria Civile Edile Ambientale, Università Università degli Studi di Padova.
L’incontro di studio, ospitato presso l’Ateneo Veneto, presieduto dalla Dott.ssa Antonella Magaraggia, è la prosecuzione della fattiva collaborazione già avviata dal nostro Ordine sia con la prestigiosa istituzione veneziana, che promuove la diffusione della scienza, della letteratura, dell’arte e della cultura, sia con la direzione della rivista “Trasporti & Cultura. Rivista di architettura delle infrastrutture nel paesaggio“.
Il filo conduttore dei precedenti cicli di incontri è stato incentrato sul tema dei trasporti e delle trasformazioni del territorio in relazione al paesaggio naturale e alla città. Nell’incontro del 14/03/2022 sono stati ripresi i temi già indagati in riferimento all’ “identità di un territorio” come “specchio dell’identità di un popolo”.
“Costruire una visione complessa del paesaggio in cui calare le infrastrutture delle città […] significa, di fatto, tutelare e valorizzare il nostro territorio e tutto il suo patrimonio urbano o suburbano preservandone l’identità. Per questo non basta un approccio tecnico specialistico, ma è necessario l’apporto di molte competenze unite tra loro, umanistiche e tecniche.
Gli aspetti tecnici e le politiche che vanno messi in campo […] sono molto complessi. Mettono in moto apparati di sapere che hanno una loro autonomia scientifica. Uscire dalla confort zone dell’autonomia disciplinare, far interagire i profili tecnico-scientifici con le discipline dell’architettura e con le concrete esperienze umane, potrà condurre ad una più stretta connessione tra progetto del territorio e dell’ambiente“.
“I professionisti tecnici devono integrare le loro competenze, seppur diverse, e solo attraverso un serrato confronto multidisciplinare, possono divenire mediatori tra le determinazioni della politica, della tecnica e i valori collettivi della città, del paesaggio e della comunità dei cittadini“.
“Quando si parla di omologazione dei progetti, spesso si pensa alle grandi, e arditissime, opere di architettura e ingegneria e del nostro passato, uniche nel loro disegno“ e ricordiamo che sono state progettate senza l’ausilio di strumenti informatici. “Guardando certe opere [….] viene da pensare che sarebbe auspicabile saper riprendere a sognare sintonizzando tutte le competenze professionali su una visione complessa, nella direzione di uno sforzo comune in grado di concertare istanze tecniche e istanze di abitabilità dell’ambiente in cui viviamo”.
Il dibattito del pomeriggio di studio ha rappresentato un’importante occasione di confronto e di scambio multidisciplinare che ha accresciuto i nostri orizzonti e spostandoli verso nuove professionalità.
La prossima occasione di confronto è fissata per il mese di maggio 2022.
foto: Roberto Beraldo